Se il PD ha fretta per chiudere sul Mes, il premier Giuseppe Conte neanche scherza. Forse perché ha beninteso che più giorni passano, più le possibilità di rimanere incollato alla poltrona calano. Sarà che sente sul collo il fiato di un possibile governo guidato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sarà anche per i numeri ballerini in Senato fatto sta che nell’arco di 24 ore ha annunciato una serie di novità tutte ferme dalla notte dei tempi.
Infatti ieri sarebbe bastata la bozza circolata del decreto Semplificazioni o la discussione sull’accettare o meno i fondi europei Mes a mandare al manicomio i 5 Stelle.
E le indiscrezioni parlano proprio di un cambio di mano da Conte a Di Maio alla presidenza del consiglio, per giocare d’anticipo sui finti alleati del PD. L’obiettivo è indurli a farsi sfiduciare, per poi passare a loro la responsabilità della caduta del governo. Un po come capitato con la Lega. Volevano governare a suon di no. Senza assumersi la responsabilità di nulla. Volevano papparsi solo le nomine e lo stipendio.
Infatti, oggi pomeriggio vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Alla riunione, oltre al premier e i capi delegazione della maggioranza, è prevista anche la presenza del titolare del Mef Roberto Gualtieri.
Sì prevedono scintille. Ammesso che si faccia.