Benzinai, fine dello sciopero: revocata anche la seconda giornata

Sullo sciopero dei benzinai retromarcia di Fegica e Figisc/Anisa che, dopo aver inizialmente confermato i due giorni di sciopero, oggi, dopo un nuovo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, hanno annunciato che ridurranno la serrata a un solo giorno. La stessa decisione era già stata assunta ieri dalla Faib, dopo l’incontro che si era tenuto in giornata con il ministro Adolfo Urso. Dunque, già dalle 19 di stasera i distributori dovrebbero tornare regolarmente in servizio.

Oggi i gestori degli impianti di carburanti sono stati convocati nuovamente al ministero oggi alle 15. A parlare dell’incontro è stato lo stesso Urso da Bruxelles, dove si trova per incontri istituzionali. I gestori dei distributori di benzina, ha riferito il ministro, «hanno chiesto ulteriori chiarimenti per capire meglio il senso della proposta depositata ieri mattina, con le modifiche da apportare al decreto legge». Urso quindi si è detto «molto fiducioso» rispetto al fatto che «le associazioni si rendano conto della necessità di non arrecare ulteriori disagi ai nostri cittadini». «Io mi auguro – ha aggiunto – che si riduca il disagio per i cittadini, che è ancora più significativo nella seconda giornata di sciopero, che mi auguro che non ci sia». «Il governo – ha poi ribadito il ministro – è impegnato in maniera continuativa per giungere a un riordino complessivo del settore, che ne ha davvero bisogno. È un settore troppo a lungo bistrattato. Questo forse – ha concluso Urso – è il primo governo che li ascolta e si confronta con esso: siamo alla quarta riunione in due settimane».

A stretto giro, poi, è arrivata la nota con cui Figeca e Figisc/Anisa hanno reso nota la decisione di tevocare la decinda giornata di sciopero. «Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero, che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l’incontro ha confermato il persistere di molte criticità», hanno spiegato Fegica e Figisc/Anisa, sostenendo quindi che con la decisione di ridurre lo sciopero a una sola giornata «è ai cittadini che i benzinai si rivolgono, non certo al governo». «Il confronto – hanno aggiunto le due sigle – a questo punto si sposta in Parlamento dove i benzinai hanno già avviato una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il testo del decreto cosiddetto trasparenza raccolga in sede di conversione le necessarie modifiche».

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