By Giuseppe Falco (per ith24)
Ora basta chiacchiere. Sono due mesi, dall’entrata del virus ad oggi che sentiamo solo rimandi e balle da Conte. Le casse dello Stato sono vuote, e Conte può solo fare promesse da marinaio.Inutile illudersi.
Ma la protesta non si placa, e a scendere in campo contro Conte è il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca: “Stop al pagamento delle tasse per tutto il 2020, credito d’imposta per gli affitti e rimborsi a fondo perduto per chi ha perdite di fatturato tra il 25 e 30%. Noi puntiamo tutto su decreto di aprile perché dovrebbe dare aiuti alle imprese. Chiediamo la proroga di un anno di tutti gli adempimenti fiscali che arriveranno a giugno. Dall’Imu sugli immobili strumentali (che è statale), all’Ires e all’Irap dell’anno precedente che si sarebbero dovuti pagare in base ai ricavi di quest’anno”.
E conclude: “Visto che noi collaboriamo al Pil per il 13% ci aspettiamo che la stessa percentuale venga applicata per i soldi messi a disposizione. Molti di noi non avranno ricavi fino al 2021 perché, ad esempio, un albergo a Venezia, dove l’80% del turismo è straniero, per la maggior parte extraeuropeo, anche se apre chi ci andrà?”.
Ma al governo pare non interessare se non a chiacchiere. Come si può pretendere che vengano ascoltati, se Conte non è stato in grado di versare neanche il bonus 600 euro a partire Iva e autonomi? Le casse sono vuote e lo Stato non potrà fare altro che chiedere e non dare. Le orecchie dei disonesti, purtroppo, non sentono verità.
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