Auto e scuolabus in fiamme. Gli anarchici scatenati a Roma: Schlein e la sinistra mute

Ieri la manifestazione milanese in ricordo di Dax, Davide Cesare, ucciso il 16 marzo del 2003,  nel corso della quale  gli anarchici hanno imbrattato muri e provocato danni ad auto, bancomat, vetrine e palazzi: nella notte precedente, a Roma, prima un incendio di scuolabus a Ostiense, poi ieri notte un rogo di auto di servizio delle Poste nella zona di via Palmiro Togliatti. In nome di Alfredo Cospito, la violenza e la sopraffazione dei compagni rossi non si arresta, in tutta Italia, nel silenzio della sinistra e della Schlein che ancora parla della rissa tra ragazzini a Firenze e di “fascismo” e non dell’attacco allo Stato che va in scena ormai da settimane. Con tanto di rivendicazioni, come ai tempi delle Br, come quella arrivata oggi per la distruzione di 16 auto delle Poste in via Palmiro Togliatti a Roma, nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

La rivendicazione è arrivata attraverso un canale Telegram e su diversi blog. “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito – si legge nella rivendicazione – regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello Stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane”. Gli anarchici si dicono “fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo Stato Italiano”.

Ma si contano i danni anche per il rogo degli scuolabus, sull’Ostiense, molti dei quali utilizzati dai disabili: qui non è ancora arrivata unw rivendicazione anarchica, ma la matrice sembra la stessa. Il Codacons è pronto a costituirsi parte offesa nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili del rogo in via Ostiense che nella notte di sabato ha distrutto 22 bus adibiti al trasporto scolastico. “Si tratta di un gesto molto grave che arreca un danno diretto alla collettività, privata di mezzi di trasporto utilizzati da studenti e cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Colpire pullman così come i mezzi di Poste italiane coinvolte in un altro rogo venerdì scorso, equivale a colpire i cittadini che non hanno alcuna responsabilità e che finiscono per pagare il conto delle rivendicazioni dei gruppi anarchici. Per tale motivo ci costituiremo parte offesa nelle inchieste delle autorità competenti e, una volta accertati i responsabili dei roghi, chiederemo nei loro confronti un risarcimento per conto della collettività lesa”.

“Dopo le devastazioni di Torino e, per ultimo, quelle di Milano e dopo le minacce agli esponenti di Fratelli d’Italia nelle scorse settimane, ora arriva la rivendicazione dell’incendio delle 16 auto delle Poste avvenuto ieri per mano degli anarchici. Questi annoiati perdigiorno provano a seminare distruzione e terrore nella nostra Nazione. Tutte le forze politiche devono unirsi nel rispondere in maniera compatta e senza esitazioni, no alla violenza degli anarchici. Lo Stato non può cedere alle loro folli richieste”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

“Gli anarchici vanno stroncati. È una vergogna assistere agli attentati che distruggono mezzi delle Poste o di altri settori di pubblica utilità. Sono gli amici di Cospito, sono quelli che vengono vezzeggiati e protetti da tanti opinionisti delle cause sbagliate. Bisogna individuare, senza esitazione, queste persone e mandarli dietro le sbarre. Altro che dibattiti sulla cancellazione del 41 bis. A”, è invece la nota del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).

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