Autismo, 1° Incontro-Festa “Famiglia Paciolla”, il dott. Nicola Angelillo a ith24: “La diagnosi di autismo è complessa e necessita di una serie di valutazioni”

Dott. Nicola Angelillo

By Gaetano Daniele

Prima della disabilità c’è il bambino, c’è la sua famiglia, c’è la lotta quotidiana per migliorare ogni giorno e fare un passo in avanti. Anche riuscire ad organizzare una festa dedicata a loro è un passo avanti, ed il primo passo lo fa il Maresciallo dell’Esercito Giacomo Paciolla in collaborazione con ith24. Sara il 1° Incontro “Famiglia Paciolla” dedicato interamente ai bambini autistici, dove parteciperanno oltre ai diretti interessati anche professionisti della materia come il dott. Pasquale Crispino e la dott.ssa Rossella Migliaccio, odontoiatra pediatrico Team Doctor Kids “ il dentista dei bambini “ CAMPANIA. (Ndr)

Rossella Migliaccio

E la partecipazione ed i saluti di Sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo.

Mons. Angelo Spinillo.

Ma per capire come vivono le feste i bambini autistici dovete fare voi un passo indietro e provare ad entrare nel loro mondo. Ed oggi ne parliamo con il dott. Nicola Angelillo, Medico-chirurgo 
Specialista in Foniatria presso il vecchio Policlinico di Napoli, tra le altre principale relatore del 1° Incontro-Festa “Famiglia Paciolla”.

Dott. Angelillo, cos’è l’autismo?

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da deficit persistenti della comunicazione sociale e dell’interazione sociale associati a pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi. Tali sintomi compaiono nella prima infanzia, ossia entro i primi 36 mesi di vita.

Quali sono i segnali precoci di questo disturbo?

La caratteristica più evidente e precoce di questo disturbo è lo scarso investimento nella relazione con l’altro per cui il bambino non sempre si gira quando chiamato, tende a non guardare negli occhi l’altro, a non sorridere in risposta al sorriso, a rivolgersi agli altri solo per risolvere i propri bisogni e non per condividere oggetti o attività, a giocare da solo in modo anomalo, a non interagire con gli altri bambini.
Frequentemente si verifica anche un ritardo nello sviluppo del linguaggio che può risultare assente, o limitato solo a poche parole non sempre utilizzate in maniera appropriata.

A chi rivolgersi nel caso di un sospetto di autismo?

Nel caso vi sia un sospetto di autismo è necessario, previo consulto con il pediatra, rivolgersi ai medici specialisti del settore: il Neuropsichiatra Infantile che si occupa di tutti i disturbi del neurosviluppo e il Foniatra che si occupa dell’inquadramento dei bambini con disturbi della comunicazione e del linguaggio. L’assenza del linguaggio o la presenza di un livello di linguaggio non adeguato all’età è uno dei sintomi più frequenti nell’autismo e che maggiormente preoccupa i genitori. Tuttavia non sempre è indicativo di autismo. Esistono, infatti, altri disturbi dell’età evolutiva che possono determinare una compromissione dello sviluppo del linguaggio e che, secondariamente, possono determinare difficoltà relazionali e comportamentali simili a quelle riscontabili nell’autismo: un bambino che non riesce a parlare tende ad isolarsi e può mettere in atto dei comportamenti anomali secondari alla difficoltà nell’esprimere i propri bisogni attraverso l’uso del linguaggio. Per questo risulta fondamentale rivolgersi ai medici specialisti del settore per un corretto inquadramento.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi di autismo è complessa e necessita di una serie di valutazioni sia di tipo strumentale che funzionale. Le valutazioni di tipo strumentale servono ad escludere altre condizioni che possono determinare i sintomi riscontrabili nell’autismo. Ad esempio, è fondamentale, soprattutto se il bambino non parla, valutare la funzionalità uditiva per escludere che la mancata acquisizione del linguaggio non sia dovuta ad una compromissione dell’udito. È necessaria inoltre una valutazione di tipo funzionale che preveda, oltre all’osservazione del bambino nei diversi contesti di vita, il ricorso ad interviste approfondite ai genitori e all’utilizzo di specifici strumenti standardizzati che consentano non solo di porre la diagnosi ma anche di indicare il grado di gravità. Sono necessari quindi numerosi incontri con i genitori ed il bambino per poter porre una diagnosi, che, con gli strumenti a disposizione dei clinici, può fortunatamente essere effettuata molto precocemente, anche tra i 12-18 mesi. La precocità della diagnosi è infatti fondamentale per intervenire precocemente ed attuare un intervento efficace.

Una volta posta la diagnosi come si interviene?

I medici specialisti del settore individueranno il tipo di intervento più adeguato in relazione alle caratteristiche del bambino. Le figure preposte all’intervento sono terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, logopedisti, terapisti occupazionali, educatori, psicologi. È fondamentale che l’intervento sia generalizzato a tutti i contesti significativi di vita del bambino, quindi sicuramente anche a casa e a scuola. È altrettanto importante il coinvolgimento ed il sostegno alle figure di riferimento del bambino, in primo luogo i genitori.

In che modo si possono aiutare i genitori?

È necessario creare una rete intorno alla famiglia, costituita da una serie di figure che comunichino costantemente tra di loro e assistano genitori e bambino nei diversi contesti di vita. Una volta posta la diagnosi è fondamentale poter aver accesso alla terapia in tempi rapidi, snellendo le liste di attesa dei centri di riabilitazione del territorio. E’ importante creare un collegamento tra tutti i terapisti che si occupano del bambino e dei genitori, coinvolgendo anche la scuola: è fondamentale un confronto costante tra terapisti ed insegnante di sostegno, considerando che la scuola rappresenta un contesto di vita molto importante per il bambino. Sarebbe auspicabile anche il coinvolgimento del comune, al fine di fornire collaborazione alla famiglia nell’espletare i bisogni essenziali. In definitiva è necessario snellire gli iter burocratici attraverso un’efficace collaborazione e comunicazione tra i diversi enti territoriali.

Pubblicato da edizioni24

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