Attacco con droni sul Cremlino, il giallo dei due uomini che scalano il tetto prima dell’esplosione (Video)

Fiamme sul Cremlino, ma è “giallo” sugli autori dell’attacco con droni avvenuto la notte scorsa. Il Cremlino denuncia un “atto di terrorismo” e un “attentato alla vita” del leader russo Vladimir Putin dopo aver diffuso la notizia di un presunto attacco ucraino con due droni contro il Cremino. Un’accusa respinta da Kiev. “Posso ripetere il messaggio, penso sarà chiaro a tutti: non stiamo attaccando Putin o Mosca, combattiamo sul nostro territorio, proteggendo le nostre città e i nostri villaggi”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Helsinki.

Una notizia che arriva a quasi 15 mesi dall’invasione russa dell’Ucraina e dopo che più volte Mosca ha accusato Kiev di tentativi di attacchi con droni. “Dopo l’attentato terroristico odierno, non restano alternative all’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”, ha detto l’ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev.

droni sul Cremlino e la paternità misteriosa dell’attacco

Le uniche conferme indipendenti dell’attacco sono per il momento due video diffusi sui social e le testimonianze dei residenti della zona che hanno confermato di aver udito nella notte due esplosioni. Sono poi stati visti uomini con le torce ai piedi delle mura del Cremlino scalare la stessa poco prima delle esplosioni. Le luci del Cremlino e lungo il fiume Moskva sono state spente dopo l’attacco.

Lo scorso 24 aprile l’agenzia russa Tass scriveva di un drone presumibilmente carico di esplosivo e di produzione ucraina caduto nella regione di Mosca. Due mesi prima, a fine febbraio, il governatore della regione di Mosca, Andrey Vorobyov, parlava di un drone ucraino caduto nei pressi del villaggio di Gubastovo, a sudest della capitale russa.

Gli Stati Uniti, per ora, si mantengono prudenti e ”non possono in alcun modo confermare” le notizie che arrivano dal Cremlino a proposito del lancio di droni sulla residenza del presidente russo Vladimir Putin. ”Semplicemente non lo sappiamo”, ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa, aggiungendo che ”inoltre, prendiamo cum grano salis qualunque cosa arrivi dal Cremlino”.

“Chi sono queste persone e perché salgono sul tetto del Cremlino giusto prima dell’esplosione?”. Lo scrive su twitter il consigliere del ministero ucraino dell’Interno Anton Gerashchenko, allegando uno dei video della scorsa notte, in cui si vedono due figure salire sulla cupola del Cremlino pochi istanti prima dell’arrivo di un drone che scoppia in fiamme. I due droni, scrive in un altro tweet citando i media russi, sono arrivati a 16 minuti di distanza. Il primo alle 2:27 ora di Mosca è esploso sopra il palazzo del Senato incendiando il tetto, il secondo è arrivato alle 2:43 e i frammenti sono caduti sugli edifici del Cremlino.

E’ “ancora difficile capire la dinamica dell’attacco”, ma appare “poco credibile” che si sia trattato di un attacco di due droni ucraini, “non vedo la mano di Kiev”, piuttosto si può ipotizzare “un’operazione false flag“, un’operazione sotto falsa bandiera preparata dalle stesse autorità russe allo scopo di “rafforzare lo spirito nazionale” in vista della parata del 9 maggio. E’ la lettura che Eleonora Tafuro Ambrosetti, esperta di Russia dell’Ispi, dà dell’attacco avvenuto nella notte, per il quale Mosca ha accusato Kiev, denunciando un attentato alla vita di Vladimir Putin. “Intanto – premette Tafuro, parlando con l’Adnkronos – è difficile capire a livello tecnico di che tipo di droni si tratti e come abbiano potuto volare fino al cuore di Mosca senza essere intercettati. Sarebbe un problema enorme per il sistema di sicurezza russo, perché un conto sono gli attacchi nelle regioni adiacenti al confine ucraino, ed è il motivo per cui le parate a Belgorod o Kursk sono state cancellate, un conto è un attacco nel centro della capitale”. E‘ quindi “poco credibile” che si sia trattato di “droni ucraini”, sostiene l’esperta, che cita analisti della difesa, secondo cui, sulla base delle poche immagini disponibili prima delle esplosioni, non sembrerebbero mezzi in grado di compiere viaggi così lunghi dall’Ucraina.

Ecco il video diffuso su Twitter con le immagini dei due “scalatori” e del drone

Two persons were climbing on the flagpole during the attack against the #Kremlin https://t.co/mRlLmcivvG pic.twitter.com/Ek9GXt8ggC

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