Attacchi russi su Kharkiv, Zelensky gasa: “Servono decisioni forti degli alleati”

By Filippo Jacopo Carpani

Non si fermano gli attacchi russi contro l’Ucraina. Nel pomeriggio di sabato 22 giugno, le forze di Mosca hanno condotto diversi raid con bombe guidate contro la città di Kharkiv, la seconda più grande del Paese. Gli ordigni hanno colpito un edificio residenziale e, per il momento, il bilancio è di 3 morti e 29 feriti.

“Sono necessarie decisioni forti da parte dei nostri alleati per poter distruggere i terroristi e gli aerei da guerra russi ovunque si trovino”, ha scritto il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram. “Questo terrore russo delle bombe aeree guidate deve e può essere fermato”. Secondo il leader di Kiev, “abbiamo già dimostrato che è possibile proteggere le persone e le vite dal terrorismo missilistico, in particolare liberando le aree di confine dai lanciatori terroristici”. Sempre sulla piattaforma di messaggistica, il governatore regionale Oleg Synegubov ha pubblicato diversi aggiornamenti sulla situazione. Inizialmente, si era parlato di 2 morti e 15 feriti. In seguito, il numero di persone coinvolte nel bombardamento è stato aggiornato dal ministro dell’Interno Igor Klimenko.

La città di Kharkiv è vicina al confine russo e, fin dall’inizio del conflitto, è stata bersagliata da numerosi attacchi aerei e missilistici. L’oblast’ di cui è capoluogo è tornato ad essere uno dei teatri caldi del conflitto a maggio, quando le forze di Mosca hanno lanciato un’offensiva con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto che limitasse i raid dei difensori oltre la frontiera, nelle regioni di Belgorod e Kursk. Le truppe di Mosca hanno ottenuto nell’area in questione le conquiste territoriali più significative degli ultimi 18 mesi, pur subendo gravi perdite. La loro avanzata è stata favorita sia dalla scarsità di uomini e munizioni a disposizione degli ucraini, sia dal fatto che le difese approntate dai militari di Kiev non si sono rivelate particolarmente efficaci.

Dopo che gli Stati Uniti e altri Paesi europei hanno dato alle forze ucraine l’autorizzazione a usare le loro armi per colpire nel territorio della Federazione, l’offensiva di Mosca ha perso progressivamente il suo slancio.

L’esercito di Kiev, inoltre, ha conseguito diversi successi dietro le linee nemiche, colpendo con sciami di droni strutture strategiche come impianti petroliferi, siti di stoccaggio dei droni iraniani Shahed, depositi di greggio, basi aeree e centri logistici. I sistemi di difesa aerea russi hanno ottenuto risultati limitati nel respingimento di questi raid, abbattendo un numero di velivoli senza pilota non sufficiente a prevenire i danni.

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