Arrestato l’europarlamentare Pd Cozzolino: aveva l’incarico di gestire i fondi Ue per Napoli

Nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto Qatargate, è stato arrestato l’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino. Il mandato di arresto europeo è stato dagli uomini del Gico del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Gdf di Napoli dopo che l’europarlamentare dei Socialisti europei è stato dimesso da una clinica napoletana dove si era recato per problemi di salute.

“Se ha sbagliato deve pagare”. E’ questo il commento a caldo del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Come sindaco della Citta’ metropolitana, Manfredi aveva affidato a Cozzolino la guida della cabina di regia sui fondi europei. “Avevamo sospeso le attivita’ della commissione, che non si era mai riunita, proprio in attesa che ci fosse una definizione giudiziaria della vicenda. Adesso la vicenda si sta evolvendo, quindi prenderemo le decisioni conseguenti”, spiega il sindaco.

Una lunga militanza nel Partito comunista, che inizia negli anni ’70, Andrea Cozzolino arriva a Bruxelles, passando attraverso incarichi nel partito (tra l’altro quello di segretario del Pd a Napoli), e in Regione (potentissimo assessore della giunta  Bassolino).

Cozzolino, 60 anni, è europarlamentare dal 2009. Prima di questo mandato d’arresto europeo nell’ambito dell’indagine belga denominata Qatargate, era già stato al centro di una discussa tornata di primarie dem poi annullate, proprio per un sospetto di brogli con voti comprati e messi nelle urne da un folto numero di rappresentanti della comunità cinese napoletana. Le primarie vengono poi annullate, ma le denunce di brogli spingono la Direzione distrettuale antimafia a indagare per infiltrazioni camorristiche del clan Lo Russo, egemone proprio a Miano, e il centro sinistra ripiega su Mario Morcone.

Dal 1994 al 2000 è stato segretario della Federazione di Napoli del Pds prima, e Ds poi. Si candida alle elezioni regionali in Campania del 2000 con i Ds, con Bassolino, anche lui impegnato nella scalata alla presidenza della Giunta, venendo eletto nel collegio di Napoli in Consiglio regionale. Viene poi rieletto alle elezioni regionali del 2005 nel medesimo collegio, e diventa assessore con deleghe all’Agricoltura e alle Attività Produttive, sempre con Bassolino presidente. Alle primarie del 14 ottobre 2007 e’ eletto all’assemblea costituente nazionale del Partito democratico. Alle elezioni europee del 2019 era stato rieletto con 81.328 preferenze.

Quando, il 22 novembre scorso, il Parlamento Europeo vota a favore del riconoscimento della Federazione Russa come Stato che sostiene il terrorismo a seguito delle sue azioni nel corso della invasione russa dell’Ucraina, Cozzolino è uno dei quattro parlamentari italiani a votare contro la mozione.

Il 16 dicembre 2022, sull’onda dell’inchiesta Qatargate che vede in manette l’assistente di Cozzolino, la Commissione Nazionale di Garanzia del Pd lo sospende. Il 12 gennaio 2023 si dimette dai propri incarichi in commissione: il Parlamento Europeo il 2 febbraio scorso gli revoca l’immunità. Appena 8 giorni dopo, l’arresto proprio nella sua Napoli.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.