Anche l’assessore in quota centro sinistra Granelli, sbugiarda Sala: “Servono Cpr e rimpatri”. E Sala va al manicomio

«Ci vogliono i rimpatri e ci vogliono i Cpr, perché tanti stranieri lavorano nel nostro Paese e di quelli ne abbiamo bisogno. Ma se uno delinque deve pagare la pena e deve andare nel Cpr o deve tornare al suo Paese o deve andare in carcere e questo va fatto subito»: a dirlo Marco Granelli, a Radio 24. L’assessore alla Sicurezza del comune di Milano sconfessa nei fatti il suo sindaco, Beppe Sala. «Quando uno commette un reato – prosegue Granelli – che faccia una violenza sessuale come in questi ultimi casi o una violenza o rubi, deve andare al Cpr o in carcere o fare tutti i percorsi penali, perché non commetta più reati. Altrimenti inutile presidiare le città o lavorare con Polizia e Carabinieri e Vigili se poi chi commette un reato non è perseguito, siamo da capo e così non risolviamo il problema».

Un intervento contro cui si è scatenato il fuoco amico da Pd ai Verdi. Per i dem Daniele Nahum e Alessandro Giungi, rispettivamente presidente e vicepresidente della sottocommissione Carceri di Palazzo Marino, «l’assessore Granelli non conoscere la differenza tra un carcere e un CPR. Il primo e’ un luogo di detenzione per persone che hanno commesso un reato accertato con sentenza definitiva o che sono in custodia cautelare o comunque detenute in attesa di una sentenza definitiva. Il secondo e’ un luogo di detenzione amministrativa, in cui vengono recluse persone che non hanno pendenze penali ma non hanno ottemperato a un decreto di espulsione, che è un atto amministrativo».

Sull’intervento di Granelli interviene anche Fratelli d’Italia. L’ex assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato osserva: «Parla proprio lui che fa parte della Giunta Sala che, da sempre, è promotrice di manifestazioni pro-immigrati e, come il “compagno” Pierfrancesco Majorino», capogruppo del Pd in Regione Lombardia «da sempre sostiene immigrati e stranieri a prescindere». «E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ogni giorno, Milano, è in preda a criminalità e delinquenza straniera, dalle periferie al centro città».

«L’assessore all’insicurezza Granelli finalmente dice una cosa sensata – dice Silvia Sardone, eurodeputata e commissario cittadino della Lega a Milano – ovvero che i centri per i rimpatri dei clandestini sono necessari perché chi è irregolare non può gironzolare per le nostre città, e il Pd cosa fa? Lo attacca. La sinistra milanese è senza speranze. Lo sfacelo è sotto gli occhi di tutti e basta guardare la stazione Centrale per rendersene conto, eppure per loro la sempre piu’ evidente correlazione immigrazione-delinquenza non esiste. Siamo semplicemente all’assurdo. Manca solo che Pd e compagni dicano che anche le galere sono inutili orpelli – conclude la Sardone – fosse per loro sarebbe anarchia totale».

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