Caro Conte, d’amore si muore, di fame. Anche i commercialisti a valanga contro il ministro dell’Economia Gualtieri: “Prepotenza ed eccesso di zelo”

By Fabio Vacca (per ith24)

Neanche i commercialisti italiani dormono sogni tranquilli, e le loro preoccupazioni sono tante. “Prepotenza ed eccesso di zelo superano in corsa la crisi di liquidità. Questa la paradossale conclusione dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti all’esito dell’esame delle numerose segnalazioni ricevute da tutto il territorio nazionale in merito ai comportamenti “anomali” tenuti dagli istituti di credito nell’evadere le domande di finanziamento di imprenditori e lavoratori autonomi, in attuazione delle disposizioni del decreto liquidità.

“Tale pratica è chiaramente scorretta, ricorda il Presidente  AIDC Andrea Ferrari, ai sensi della lettera m), comma 1 dell’art. 13 del DL Liquidità, cosi come recentemente chiarito anche dai vertici ABI.”

Infatti in Veneto, e in altre regioni importanti, vengono richieste garanzie importanti a fronte del credito richiesto. E l’atto d’amore chiesto dal Premier Conte alle Banche, è servito solo a far scompisciare dalle risate i vertici. Quelle, le banche, se non hanno garanzie, i soldi a tassi di interesse elevati non te lo concedono. È il loro mestiere. Di amore si muore, di fame.

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