By Francesca Galici
La chiamano “la notte dei cristalli” di Amsterdam, una similitudine sia nei fatti che nei tempi, visto che l’anniversario dell’onda di pogrom antisemiti che attraversò l’Europa, dalla Polonia alla Germania, passando per l’Austria, cade il 9 ottobre, domani. Ma siamo nel 2024, nel cuore dell’Europa che sperava di essersi messa alle spalle simili brutalità.
Qualche centinaio di tifosi israeliani, nella serata di ieri, si trovava nella Capitale dei Paesi Bassi per assistere alla sfida calcistica tra Ajax e Maccabi Tel Aviv. Ma, a differenza delle ricostruzioni fatte, gli scontri calcistici non c’entrano nulla: “I musulmani che hanno linciato gli ebrei non hanno nulla a che fare con l’Ajax, squadra che era legata al ghetto di Amsterdam e che mantiene simboli ebraici, e i cui tifosi sono chiamati ‘joden’, ossia ebrei.
“. Secondo le ricostruzioni, gli scontri sarebbero originati da un banalissimo pretesto, trovato nel tentativo di un tifoso del Maccabi di togliere una bandiera palestinese esposta sulla facciata di un palazzo. A quel punto, è iniziato l’inferno.
I tifosi ebrei sono stati inseguiti da bande di residenti musulmani armati di coltelli. Pare siano stati centinaia, travisati per non essere riconosciuti. Stando alle prime ricostruzioni pare si tratterebbe principalmente di esponenti della comunità marocchina, che erano pronti a effettuare l’imboscata al termine della gara calcistica e che hanno trovato il pretesto nell’attacco nell’episodio della bandiera. Ma sarebbe accaduto comunque, come riferiscono i cittadini di Amsterdam, che hanno visto la situazione evolversi sotto i loro occhi. “La popolazione araba musulmana ha avuto una reazione rapida, li hanno picchiati e gettati in un canale, costringendoli a ripetere ‘Libertà per la Palestina’
“, si legge in un account in lingua araba che ha riportato una parte di quanto accaduto, con tanto di emoticon che ridono. Gli ebrei sono stati rincorsi e feriti con i coltelli, mentre i musulmani inneggiavano ad Hamas e riprendevano tutto.
Il primo ministro olandese, Dick Schoof, si è detto “inorridito dagli attacchi inaccettabili e antisemiti
” contro i tifosi di calcio israeliani ad Amsterdam. Schoof ha parlato con Benjamin Netanyahu, che ha chiesto una maggiore sicurezza per la comunità ebraica nei Paesi Bassi e ringraziato il premier olandese per le sue dichiarazioni sull’attacco.
Di video sulla notte di Amsterdam ce ne sono decine, è quasi inquietante vedere così tante immagini dell’attacco, per altro dal punto di vista degli assalitori. È come se in questo modo si fosse voluto mandare un messaggio, un avvertimento, non solo a Israele ma a tutta Europa. Nessuno è più sicuro per le strade del Vecchio Continente, tanto meno gli ebrei. La condanna per quanto accaduto ancora non è stata poderosa come ci si aspetterebbe, l’Europa dell’immigrazione incontrollata ha cresciuto in seno una nuova generazione di emuli dei terroristi e queste sono le conseguenze. Il risultato del pogrom di Amsterdam, come viene attualmente definito, parla di almeno 10 feriti tra gli israeliani, prima che la polizia riuscisse a intervenire per scortare i tifosi del Maccabi in hotel.
Gli arresti sono stati 57 tra i filo-Hamas e Netanyahu ha inviato due aerei da Israele per prendere i cittadini dello Stato ebraico e riportarli a casa, a fronte di quello che definisce un “incidente spaventoso con la massima serietà
“.