Altro che propaganda dem, il buonista Biden schiera l’esercito contro l’ondata di immigrati che sta per arrivare negli Usa

Un’ondata di immigrati di proporzioni bibliche si sta per rovesciare sui confini statunitensi e il buonista Joe Biden che, durante la campagna elettorale contro Trump, aveva promesso a più riprese al suo elettorato di sinistra di accogliere i clandestini, ora si è rimangiato tutto, anche molto velocemente. E ha ordinato ai vertici militari, svela il sito di Nbcnews, citando fonti dell’amministrazione, di spedire i propri uomini sul confine meridionale, per prepararsi a tamponare il previsto arrivo degli immigrati.

La prossima settimana saranno, infatti, revocate le restrizioni Covid che hanno permesso, finora, il rimpatrio immediato degli immigrati salvando temporaneamente la faccia all’inquilino della Casa Bianca.  E Biden non ha dovuto, fino a questo momento, affrontare il tema di petto.

Le fonti dell’amministrazione citate da Nbcnews spiegano che, su richiesta del Dipartimento delle Sicurezza Interna, il Pentagono dispiegherà, per i prossimi tre mesi, 1500 militari – effettivi, non della Guardia Nazionale – a supporto delle operazioni delle forze di confine dell’U.S. Customs and Border Protection.

militari inviati non saranno armati. E le loro regole di ingaggio non prevederanno l’uso della forza né effettueranno arresti, limitandosi solo a sostenere le operazioni dei ‘border patrol‘, nel rispetto del cosiddetto Posse Comitatus Act, la legge del 1878 che vieta alle forze armate americane di svolgere attività di polizia civile all’interno del territorio americano.

Durante l’amministrazione Trump furono inviati sul confine oltre 5mila militari. E la decisione presa dall’amministrazione democratica ora indica la forte preoccupazione con cui si guarda al prossimo 11 maggio, giorno in cui ufficialmente finirà l’emergenza Covid negli Stati Uniti.

Da quel giorno cesserà anche di essere in vigore il controverso Title 42, la misura adottata da Trump che, in virtù dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, in questi tre anni ha permesso di rimandare indietro chi attraversava il confine senza autorizzazione, bypassando la legge che invece prevede di dare loro la possibilità di chiedere asilo.

Si stima che queste restrizioni hanno impedito di chiedere asilo a 2,5 milioni di persone che hanno attraversato il confine.
Il capo della Customs and Border Protection, Troy Miller, il mese scorso ha detto al Congresso che ci si aspetta che già nel primo giorno di revoca della misura 10mila migranti varcheranno il confine, il doppio dell’attuale flusso.

In tutto questo il Segretario della Sicurezza Interna nell’amministrazione Biden, Alejandro Nicholas Mayorkas, un politico democratico e funzionario statunitense di origine cubana, è criticatissimo dal sindacato delle pattuglie di frontiera per il modo, fallimentare, in cui sta affrontando il problema dell’immigrazione.
“Abbiamo bisogno di persone, abbiamo bisogno di tecnologia, abbiamo bisogno di strutture, abbiamo bisogno di risorse di trasporto – ha detto Mayorkas cercando la sponda di Biden. – Tutti gli elementi per soddisfare le esigenze di una vasta popolazione di persone che arrivano irregolarmente al nostro confine meridionale”.

Pubblicato da edizioni24

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