By Gaetano Daniele
Il pm antimafia Nino Di Matteo non indietreggia di un millimetro sul caso della nomina a capo del Dap offerta e poi ritirata dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Anzi. Di Matteo rilancia. E alla domanda di Andrea Purgatori: “Lei confermerebbe parola per parola quello che ha detto a telefono con Massimo Giletti?”. Nino Di Matteo: “Ci mancherebbe, confermo assolutamente tutto. Non posso accettare che si faccia credere che io abbia detto qualcosa che non corrisponde al vero”.
E ancora: “Se sarò sentito in qualche sede istituzionale ripeterò i fatti e li circostanzierò. Qui le posso soltanto dire che quello che ho detto è chiaro e lo confermo parola per parola. Ovviamente nella telefonata a Non è l’Arena non ho potuto circostanziare ulteriormente, ma lo farò se verrò sentito in sede istituzionale”.
Ma tutto questo non smuove Bonafede che continua ad andare avanti con il sorriso stampato sulla bocca.
Secondo me Bonafede ha una paresi , per questo ride sempre da un lato. Non trovo altre spiegazioni