Afghanistan, “Operazione Aquila Omnia”. Urso: “Dal Copasir un plauso ai nostri militari”

Il Copasir ha audito oggi il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini (nella foto Ansa con il presidente del Copasir Adolfo Urso), in merito alla conclusione della nostra missione in Afghanistan e alle drammatiche conseguenze del tracollo delle istituzioni del Paese, anche in riferimento alle conseguenze su altre Regioni di prioritario interesse nazionale, dal Sahel al Golfo Persico, al Mediterraneo allargato. Lo riferisce il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir.

Nel corso della riunione, inoltre, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha affrontato con il ministro della Difesa temi rilevanti come fronteggiare la possibile recrudescenza del terrorismo internazionale e quali possano essere le condizioni per continuare l’opera di esfiltrazione dall’Afghanistan di coloro che sono costretti a lasciare il Paese anche alla luce del risultato inferiore alle aspettative del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Particolare attenzione è stata posta alla necessità di costruire una effettiva Difesa europea quale pilastro di una rivisitazione del ruolo e degli assetti dell’Alleanza Atlantica, nella quale l’Europa dovrà necessariamente assumere una maggiore responsabilità.

«Da evidenziare – osserva il presidente del Copasir, Urso – che nessun equipaggiamento militare italiano sia rimasto nel campo e che la nostra missione è stata quella europea che è riuscita a portare fuori dall’Afghanistan il maggior numero di afghani. Apprezzamento, sostegno e solidarietà che sono state estesi a tutti coloro, donne e uomini in divisa, che sono tuttora impegnati in altri Paesi in missioni internazionali nel fronteggiare il terrorismo islamico e nell’assicurare sostegno alle istituzioni e alle popolazioni locali».

Dal 13 agosto, fa sapere il ministero della Difesa, sono stati effettuati 90 voli nell’operazione Aquila Omnia con l’impiego di 1500 militari italiani del Comando operativo di vertice Interforze. Sono state evacuate 5011 persone, di cui 4890 cittadini afghani. Dei 4890 cittadini afghani evacuati 1301 sono donne e 1453 sono bambini. Nei venti anni di missione sono stati oltre 50mila i militari italiani impiegati in Afghanistan. Oltre 53mila le attività di addestramento con i militari afghani.

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