Afghanistan, l’atroce verità di Save the Children: un milione di bambini costretti a lavorare. L’umanità talebana è una schifezza

In Aghanistan economia fuori controllo, fame, povertà e lavoro minorile. Circa un quinto delle famiglie in Afghanistan è stato costretto a mandare i propri figli a lavorare. A causa del crollo dei redditi negli ultimi sei mesi, Al momento sono circa un milione i bambini coinvolti nel lavoro minorile. Lo rivela un drammatico report di Save the Children.

Dopo anni di guerra, paura e sofferenza, dallo scorso agosto le condizioni dei bambini in Afghanistan sono ulteriormente peggiorate, si legge in un comunicato dell’organizzazione. “Due milioni di minori già soffrivano di malnutrizione. E nel giro di poche settimane centinaia di migliaia di loro sono stati costretti anche a fuggire dalle loro case. Tantissimi si sono ritrovati a vivere per le strade. Senza cibo, protezione e in condizioni igienico-sanitarie terribili. Mentre sempre più famiglie sono costrette a gesti estremi pur di sfamare i propri figli. Anche a cederli per fame”.

Oggi la situazione è gravissima, sottolinea l’organizzazione. Cinque milioni di bambini sono sull’orlo della carestia e la grave crisi economica minaccia di lasciare più del 95% della popolazione in condizioni di povertà e con un sistema sanitario al collasso. Sulla scia del conflitto, della caduta libera economica e della spirale dei prezzi, un’ondata brutale di fame e di stenti ha travolto l’Afghanistan.

Questo inverno 14 milioni di bambini affronteranno probabilmente livelli di fame potenzialmente pericolosi per la vita e i tassi di malnutrizione stanno aumentando vertiginosamente. Il mese scorso Save the Children ha riferito che il numero di bambini pericolosamente malnutriti che visitano le sue cliniche è più che raddoppiato da agosto.

“Non ho mai visto niente di simile alla situazione disperata che abbiamo qui in Afghanistan”, ha dichiarato il direttore di Save the Children in Afghanistan, Chris Nyamandi. “Trattiamo ogni giorno bambini spaventosamente malati che da mesi non mangiano altro che pane. I genitori devono prendere decisioni impossibili: a quale dei loro figli daranno da mangiare? Mandano i figli a lavorare o li lasciano morire di fame? Queste sono scelte strazianti che nessun genitore dovrebbe fare”.

Qui il cibo non manca, i mercati sono pieni – si legge nel report dell’organizzazione. Eppure i bambini muoiono di fame perché i loro genitori non possono permettersi di pagare il mangiare. Ciò avrebbe potuto, e dovuto, essere evitato. “Ma non è troppo tardi per impedire ulteriori tragedie se agiamo ora”, insiste Nyamandi. “Stiamo facendo tutto il possibile per fornire alle famiglie l’aiuto di cui hanno bisogno. Ma la verità è che gli aiuti umanitari possono arrivare solo fino a un certo punto. Questa è una crisi economica e ha bisogno di una soluzione economica. I governi devono trovare un modo per sbloccare fondi vitali e le attività finanziarie per evitare che la crisi si sviluppi ulteriormente“.

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