Affidi e Minori, Giorgia Meloni: “Un sistema Bibbiano anche in Piemonte. Avanti con la commissione d’inchiesta”

Come a Bibbiano, anche in Piemonte il sistema degli affidi ha mostrato diverse anomalie. A farlo emergere è stata la costanza di FdI, che ha promosso un’indagine regionale, perché «i diritti della famiglia, i diritti dei bambini, i diritti dell’adolescenza sono inviolabili e non possono essere calpestati in nessun modo in una Nazione civile», ha sottolineato Giorgia Meloni, nel video messaggio inviato alla conferenza stampa con cui il partito ha presentato un esposto sul sistema degli affidi in Piemonte.

«Come me, ricordate tutti lo scandalo di Bibbiano, la vergogna degli affidi illeciti in Val d’Enza, l’inchiesta “Angeli e demoni”. Come Fratelli d’Italia – ha ricordato Meloni – siamo stati i primi ad andare lì e a dire di tenere giù le mani dai bambini. E sempre come Fratelli d’Italia abbiamo promesso che saremmo stati gli ultimi ad andarcene. Continuiamo a chiedere che la commissione di inchiesta sugli affidi e le case famiglia che è stata votata dal parlamento ben nove mesi fa inizi subito a lavorare. Quello che siamo qui per fare oggi è accendere i riflettori su un altro caso che riguarda il Piemonte».

Meloni ha spiegato che in Piemonte «la Regione ha svolto un’indagine conoscitiva sul sistema degli affidi e delle case famiglia ed è emerso che circa il 70-80% dei bambini oggetti di provvedimento non avrebbe dovuto essere allontanato dalle proprie famiglie». «Solo nel 2019 – ha chiarito la leader di FdI – sono stati più di 25 i casi giudiziari che hanno riguardato l’allontanamento dei minori dal loro nucleo familiare. Casi – ha sottolineato – accomunati da diverse anomalie. Senza contare che dall’indagine sono emersi squilibri, forzature se non veri e propri abusi».

«FdI ha deciso di dare voce a queste storie e voglio ringraziare per questo Maria Teresa Bellucci (membro della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, ndr), Augusta Montaruli(deputato, ndr), Maurizio Marrone(assessore regionale in Piemonte, ndr) per il lavoro straordinario che hanno svolto. Noi – ha chiarito Meloni – abbiamo chiesto direttamente al ministro della Giustizia Cartabia di prendersi cura della questione. Fare chiarezza è fondamentale e sarebbe inaccettabile assistere a una nuova Bibbiano». Meloni, quindi, ha avvertito che «è una battaglia di civiltà che continueremo a condurre in ogni sede perché i diritti della famiglia, i diritti dei bambini, i diritti dell’adolescenza sono inviolabili e non possono essere calpestati in nessun modo in una Nazione civile».

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