Addio sogni di gloria. Il sondaggio Ipsos toglie il sonno e la fantasia a Letta: ecco chi ha abbandonato il PD

C’è un sondaggio che sta togliendo il sonno a Enrico Letta. La rilevazione di Ipsoscommissionata dal Pd  fornisce un responso netto: il Partito democratico non gode della fiducia di alcuni “campi di elettorato” piuttosto fondamentali. Emerge infatti – come rilevato da Repubblica- che operai, casalinghe e fascia d’età compresa tra i 35 e i 49 anni non gradiscono il Pd. “Il dato più interessante riguarda gli operai: solo il 9,1% sceglie di dare la propria preferenza ai dem; mentre il 30,9% si affida alla Lega di Matteo Salvini e il 19,8% appoggia Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Così, se il segretario dem per ora gode di un piccolo vantaggio nei sondaggi sulla sull’onda lunga del buon esito delle Aministrative, tuttavia non può certo dormire sonni tranquilli. Le categorie che hanno abbandonato il Pd sono cospicue, grandi fette di elettori. E va aggiunto un altro dato molto più preoccupante per Letta. I dati sull’astensionismo.

La disaffezione al voto e la diserzione delle urne è in grado di decidere la partita elettorale: se alle ultime amministrative ha penalizzato in misura maggiore il centrodestra, alle Politiche il quadro sarà molto diverso e rischia di colpire di più il centrosinistra. Il tema sull’astensione è molto sentito dal Partito democratico. Al Nazareno sanno benissimo che i risultati delle amministrative non riflettono in alcun modo le reali intenzioni a livello nazionale, lascia intendere la sondaggista Alessandra Ghisleri sul Giornale. Alle elezioni comunali erano chiamati al voto 12 milioni di elettori, ma si è espressa circa la metà. Le elezioni politiche hanno un’altra valenza, gli aventi diritti al voto sono oltre 50 milioni e l’affluenza sarà presumibilmente più alta. E  la sondaggista ha fatto notare che “a questo giro mancava del tutto la provincia, che tradizionalmente è più vicina al centrodestra”.

Il segretario del Pd Letta ne è ben consapevole, a tal punto che ha indetto lunedì  un seminario a porte chiuse organizzato da Gianni Cuperlo al Nazareno. Serviva per aggiornare la fotografia dell’elettorato Pd. Il partito, appunto, non è sparito ne voto degli operai (solo il 9,1% sceglie i Dem, contro il 19,8 di FdI e il 30,9 della Lega), delle casalinghe e della fascia d’età 35-49 anni; ma è apprezzato a sorpresa dai giovani che, sebbene ancora pochi, sono tornati a votarlo. Ma queste sono quisquilie, tema secondario rispetto a quello che in questo momento sta più a cuore al leader dem: il drammatico calo dell’affluenza. «Il tema», ha chiosato alla fine il segretario, «va preso di petto» perché «sarebbe un errore grave pensare solo ai vantaggi che può portare nel breve periodo». Un chiaro riferimento alle amministrative, il cui esito – ne sono tutti consapevoli – non può considerarsi replicabile a livello nazionale.

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