A Firenze scoppia la rivolta contro il Sindaco Nardella. Fermato senegalese, e i cori della sinistra sono stonati: “Vigili fascisti” (Video)

Sabato di cortei e di contestazioni, a Firenze, per il sindaco Nardella, dopo il caso dell’ambulante africano immobilizzato il 5 aprile dagli agenti della municipale. Nel primo corto, stamattina, la comunità senegalese, si è ritrovata in piazza Indipendenza per protestare contro il trattamento riservato al proprio connazionale.

Il grosso della protesta si è registrata invece nel pomeriggio, dove alcune centinaia di militanti di sinistra hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Firenze Antifascista «contro il razzismo e la violenza della polizia municipale». Il corteo, aperto da uno striscione con scritto “Questa non è la città che vogliamo”, è partito da ponte Vespucci per sfilare attraverso i lungarni e arrivare in via de’ Gondi, sotto Palazzo Vecchio, sede del Comune.

«Siamo di fronte a una vergognosa strumentalizzazione politica di una vicenda delicata. Chiedere – come fanno i movimenti antagonisti estremi – lo scioglimento di un dipartimento della polizia municipale è semplicemente una provocazione – commenta Nardella – Noi saremo sempre e comunque dalla parte della legalità, che non può essere un valore da tirar fuori solo quando fa comodo. Ribadisco che se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare, ma non accettiamo processi alle intenzioni o processi sommari da una parte e dall’altra. Non esiste convivenza civile senza legalità – prosegue il sindaco dem – chi sostiene il contrario afferma cose molto gravi, pericolose e non rispettose di chi vive con onestà e responsabilità».

Tra le forze d’opposizione, dopo Fratelli d’Italia, anche il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, si schiera con gli agenti. «Per quale motivo non sono state ancora avviate le procedure di allontanamento dal nostro Paese del 25 enne senegalese, visto che non ha i titoli per rimanere in Italia? – si chiede Stella -. Questo signore, quando è stato fermato dagli agenti, si è rifiutato di dare le generalità e di consegnare la merce, ha prima strattonato un agente e poi colpito a spinte e pugni un altro che per questo ha tentato di immobilizzarlo. Altro che razzismo. Qui si manifesta per una persona che ha commesso gravi reati, invece che per le forze dell’ordine, che sono vittime e a cui va tutta la nostra gratitudine».

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