Ercolano, Peluso: “Chiecchie’ torna in pole position, la manutengola con la gonna, la checco e tore o cagl”

By Elio Peluso

Questa settimana troviamo la signora Chiecchie’ che, nelle stanze damascate del Castello della finzione più estrema, tenta il colpo della gelosia: mettilo a pensare. “Ma ora è San Valentino, dov’è andata la manutengola?”. La maliziosa signora Chiecchie’ ci riporta ai dinosauri. La speranza è l’ultima a morire. Dello stesso parere è la manutengola che, non appena sente il drin drin si butta nel far sentire di aver comprato una minigonna: “Ti piace questa gonna?”. Ormai è risaputo. Come primeggiare? Buttarsi a testa e noce del collo con chi reputa inferiori. Solo così può sentirsi importante. Difatti, sceglie Tor o cacagl, un soggetto psicopatico nonché alla ribalta per numerosi crimini contro il patrimonio: “Ma tu sei bravo, perché non ti togli questa barba?”. La manutengola se lo compra e se lo vende a proprio piacimento. Del resto, un soggetto del genere dove poteva pescare se non nei bassi fondi? Chi avrebbe avuto lo stomaco di avvicinarsi ad un soggetto che invece di curarsi si mostra quale fotografo personale. Roba da pazzi. Mettili a pensare, mai a capire.

È un salto di qualità. Vuol dire che hanno ancora saldo il pensiero. Se saldo è il pensiero, il cuore è vicino. Un tempo, neanche troppo lontano, tuonavano tutti contro accusandolo di “minare l’unità nazionale”. Oggi, invece, eccoli lì in prima linea a cercare di attenzionarsi agli occhi di chi non se li filerebbe neanche sotto tortura. Un argomento tanto divisivo su cui sarebbe più opportuno evitare imposizioni ideologiche. Una tirata d’orecchie, però, va anche alla signora Chiecchie’. Un tempo, avendo ad esempio d’Arco a pazz, avrebbe detto: “ma a te l’esperienza non ti fa crescere?”. Macché. Il bello deve ancora arrivare, e chi se lo perde. Non può continuare a fare lo struzzo: affronti una volte per tutte lo scoglio del suicidio perfetto e prenda atto della realtà. È inutile procrastinare all’infinito.

Già tentarono il blitz per vietare la mostra sull’eccidio di anime innocenti. Copriamo i crimini. Illo tempore corse in soccorso il bimbominghia, che poi tanto minghia non è stato. Con un paio di colpi di telefonate rimedio’ 3 scopate. Mica male. Poi, avendo annusato il marcio che si traduce in prostituzione, scappò a gambe elevate cercando di mantenere di tanto in tanto il biscotto inzuppato. La risposta fu secca: no. “Se non mi mantieni e mandi a fare in culo tua mamma, sto bene con Tor o cacagl”. In quel momento Tor o cacagl serviva ad uno scopo ben preciso, apparire per non morire. E ricorsero alla penna per esprimere la propria preoccupazione in una lettera che riscrive completamente la Storia. “Così fan tutte”. Pochi anni dopo l’orrore c’è ancora e chi cerca di far emergere il massacro dalla “furia omicida di Tor o cacagl nei confronti di anime innocenti, è costretto a fare i conti con la stupidità estrema della manutengola: è bravo”. Non fosse altro che non ci crede neanche lei. Lo dice perché lei è cosi, vuole che il messaggio arrivi a destinazione per chissà quali fini. Ovvero sono risaputi. Ma zitti a chi conosce i fatti. Ma è estremamente consaoevole che oltre a Tor o cacagl non se la filerebbe nemmeno carlucc o pazz. Forse solo a pagamento dove l’una vale l’atra. E, se questo è il volto dell’odio anti onestà, ce ne è poi un altro di piazza, ancora più violento. Commissionano dietro compenso, questa volta in denaro, il pestaggio di due ragazzi abusati, sol perché avevano avuto la prontezza di registrare gli abusi subiti.

Alla manutengola nessuno più si avvicina, financo cassandra prende le distanze: “Questa è completamente pazza”. E scappa.

Ma davvero siamo arrivati a bistrattare il povero codice civile e l’etica, accusandolo di essere stato poco inclusivo? Ma davvero c’è qualcuno convinto che manutengola & Co siano sani di mente? E che basta fingere e un po di propaganda per farla franca? Forse qualcuno dovrebbe andarsi a ripassare la Storia e magari ascoltare qualcuno su quanto accaduto, e magari perché no? La vogliamo vedere all’opera?

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