Brindisi, Istituto Compremsivo Commenda, “SPORT PER TUTTI, crescere senza barriere”. Calcagni ospite d’eccellenza: “Mai Arrendersi”

Alla manifestazione “SPORT PER TUTTI, crescere senza barriere”, in programma il 6 giugno p.v., presso l’Istituto Comprensivo Commenda di Brindisi, ha preso parte anche Il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni.

Paracadutista, pilota istruttore di elicotteri e vittima del DOVERE, poiché ammalatosi per causa e fatti di servizio durante la missione internazionale di pace nel 1996 nei Balcani, in Bosnia, ha saputo trasformare la sua tragedia in forza di volontà e di coraggio, riuscendo ad ingannare anche la morte.

A causa della lunga esposizione all’uranio impoverito e alla massiccia contaminazione da metalli pesanti, ben 28 tipi diversi, tossici sia dal punto di vista chimico sia fisico, infatti, il colonnello ha contratto diverse patologie devastanti che lo costringono a sottoporsi ad un pesante e rigido piano terapeutico.

È in attesa di un trapianto allogenico di midollo, ma ad oggi non è stato
rintracciato alcun donatore compatibile.

Dopo essere divenuto un atleta paralimpico, è stato denominato “atleta dal podio d’Oro”, lui che ha trovato proprio nello SPORT la forza per andare avanti, affrontando e vincendo SFIDE impossibili, non soltanto nel ciclismo, ma anche nell’atletica, nel canottaggio e, soprattutto, nel quotidiano sopravvivere.

Alla sua vicenda umana e sportiva è stato dedicato un docu-film dal titolo “Io sono il colonnello”, che racconta le vicende umane e sportive di questo straordinario uomo, atleta plurimedagliato e fedele servitore della Patria.

In conclusione del suo discorso, che ha emozionato tutti i presenti, Calcagni ha descritto l’immagine della copertina del suo libro autobiografico “Pedalando su un filo d’acciaio”, che racchiude tutti i valori dello sport e della vita: determinazione, umiltà pur nella vittoria, rispetto degli avversari.

Prendendo spunto dal titolo “SPORT PER TUTTI, crescere senza barriere”, sicuramente possono costituire un valore aggiunto, per stimolare la riflessione, le eloquenti parole di Eugenio Borgna:

“Fragilità è una parola antica e moderna: recuperata da non molto nei suoi vasti orizzonti tematici, che sconfinano dalla debolezza alla vulnerabilità, dalla delicatezza alla sensibilità. Ci sono parole di moda che nascono e rapidamente muoiono, ma ce ne sono altre che la moda fa riemergere dall’oblìo, e che resistono poi allo scorrere del tempo, mantenendo il loro senso e la loro attualità, perché hanno in sé significati profondi e indelebili. Questo mi sembra essere il destino della fragilità, anche se non sempre si ha una chiara e adeguata coscienza della sua complessità, e della sua importanza psicologica e umana. C’è la fragilità che è ombra, smarrita stanchezza del vivere, notte oscura dell’anima, e c’è la fragilità che è grazia, linea luminosa della vita; e l’una sconfina nell’altra”.

Mai Arrendersi!

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