60mila assistenti civici per controllarci Ma non eravamo bravi, belli e premurosi?

By Lucia Gallo (per ith24)

Ci hanno fatto il lavaggio del cervello per mesi dicendoci che noi italiani siamo stati bravi, belli e premurosi. E che i risultati ottenuti contro il Covid-19, sono stati raggiunti grazie al nostro sacrificio. Ed oggi vogliono metterci alle calcagne oltre 60 mila volontari, a controllarci finanche se facciamo la pipi nel buco. Come verranno scelti? Col metodo PD?

Ecco la nota del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia:

“In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 ‘assistenti civici’. Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali; saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione”.

Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità c’è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città. I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento di maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico”.

Conclude Antonio Decaro (Presidente Amci)

“Sono stati i volontari, con noi amministratori a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità”.

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