4 novembre, giorno di unità e appartenenza. Fdi: torni giorno festivo

Quella del 4 novembre è una data storica. Il giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. La data che ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore appunto il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste. E di portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. E, per tutti, il momento fissato nel calendario in cui onorare i sacrifici dei soldati caduti in difesa della Patria il 4 novembre 1921: quando ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Un momento di unificazione e di commemorazione che il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, dichiarò Festa nazionale.

Ma, dichiara oggi Tommaso Razzolini, consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d’Italia/Giorgia Meloni, «la ricorrenza del 4 novembre» è anche «particolarmente legata alla storia e alla cultura veneta e dell’Italia». Per questo, prosegue Razzolini, «ho presentato oggi, come primo firmatario, insieme ai colleghi Speranzon, Polato, Soranzo e Formaggio, una Mozione per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre come giorno festivo».

E ancora. «Il 4 novembre rappresenta la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate a ricordo dell’Armistizio di Villa Giusti. Siglato tra Italia e Austria-Ungheria, che sancì la fine della Grande Guerra. Ma è anche la data della sepoltura del Milite ignoto all’Altare della Patria – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia –. Quella del 4 novembre è una ricorrenza particolarmente legata alla storia e alla cultura veneta e dell’Italia. Profondamente presenti nei luoghi simbolo del primo conflitto mondiale, dal Pasubio all’Ortigara. Dal Grappa al Piave. Fino alla vittoria di Vittorio Veneto».

Dunque, aggiunge Razzolini nella sua dissertazione sulla Mozione presentata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia/Giorgia Meloni, «proporre questa data quale festività nazionale denota l’importanza di ritrovare un simbolo che possa riaggregare e unire la Nazione intorno a un radicato e profondo sentimento comune. Che leghi l’orgoglio della propria storia. L’eredità delle proprie tradizioni. E il rispetto delle proprie memorie – osserva Razzolini –. Anche l’educazione delle nuove generazioni al senso di appartenenza. Al rispetto delle istituzioni. Come all’amor di Patria. E può passare attraverso i gesti semplici di questa ricorrenza con il canto dell’inno nazionale e la commemorazione di chi si è sacrificato per la libertà e l’unità della Patria».

Per questo, incalza Razzolini, «la Giunta regionale si impegni a far sì che sul piano statale la data del 4 novembre venga ripristinata quale festività nazionale. Promuovendo nel contempoiniziative e attività, a partire dalle scuole, per valorizzare i simboli della nostra Patria. E per accrescere nei cittadini lo spirito di appartenenza alla Nazione – chiede il consigliere regionale presentando la Mozione –. La Giunta si impegni anche a promuovere la cultura della memoria dei nostri Caduti che riposano nei Sacrari Militari presenti in Veneto. Tutelandonela valenza morale e l’importanza monumentale, così come a garantire che nel primo giorno di scuola di ogni anno scolastico, anche con il coinvolgimento delle Associazioni Combattentistiche e d’Armasi faccia l’alzabandiera e si canti l’inno nazionale alla presenza delle istituzioni locali».

Infine, conclude l’esponente di Fdi al gruppo consiliare, «la Giunta stanzi una apposita posta di bilancio per il ripristino delle bandiere dell’Italia, del Veneto e dell’Europa negli edifici pubblici. E quindi nelle scuole, quando sono rovinate o consunte. Come pure trasmetta la mia Mozione alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca», conclude Tommaso Razzolini. Che, insieme ai suoi colleghi del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia/Giorgia Meloni, con la Mozione ha già onorato e solennizzato il ricordo di una data storica, imprescindibile.

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